Sport e vita: due cose completamente diverse, due palcoscenici apparentemente senza nulla in comune. Eppure gli aspetti che li legano sono davvero molti.
Io per prima ero una di quelle persone che non vedeva i punti di sovrapposizione di queste due “realtà.”
Quando ero una pallavolista professionista, per me lo sport era la mia vita, quindi tante cose le davo per scontate e pensavo che fossero la normalità per tutti.
Ma poi mi sono resa conto che non era così.
Quando ho smesso di giocare è stato come uscire da una bolla e mi sono ritrovata in un mondo completamente diverso da quello a cui ero abituata.
Mi aspettava una realtà diversa, nuova, molto più vasta e complessa. Ed è stato allora che ho compreso quanti strumenti e quanti valori preziosissimi mi avevano regalato tutti quegli anni passati in palestra e sui campi di pallavolo.
Cosa ti può insegnare lo sport?
Fare sport ti consente di vivere quasi fuori della normalità, un pò sopra le righe, sia per la velocità con cui ti insegna le cose, sia per l’intensità delle situazioni che ti fa vivere ed affrontare sin da giovane età.
Lo sport possiamo paragonarlo ad un laser che va dritto al punto, senza perdersi nelle formalizzazioni e con un focus ben preciso.
Dall’altro lato c’è la vita, molto più complessa e vasta, che normalmente ha un ritmo un pò più blando.
Se ci pensiamo bene la vita, come lo sport, non è altro che un momento in cui possiamo esprimere i nostri talenti, in cui possiamo fare esperienze, rincorrere i nostri sogni, lottare per le nostre vittorie, sbagliare e rialzarci dopo le nostre sconfitte.
Saper scegliere le proprie priorità
Una delle cose che lo sport mi ha insegnato, e che oggi mi aiuta moltissimo nella mia nuova vita, è l’importanza del sapere quali sono le mie priorità e scegliere di conseguenza come comportarmi.
Identificare il mio obiettivo ed averlo ben chiaro mi guida verso la direzione in cui andare.
Ma sono perfettamente consapevole che quello che determinerà la realizzazione di questo obiettivo sono soltanto i miei gesti quotidiani e l’impegno che scelgo di mettere ogni giorno in quello che mi aiuta a migliorare.
Oggi non sono più una sportiva, ma una persona normale agli inizi di una nuova carriera.
E come spesso accade in queste situazioni, mi confronto con momenti di entusiasmo e di gioia per il mio nuovo percorso, ma anche con situazioni di sconforto, insicurezze, e tante domande del tipo:
- Sarò sulla strada giusta?
- E se le cose non andranno come io mi sono immaginata?
- E se non funziona?
- Se non sono fatta per questo?
Ma poi mi tornano alla mente i miei giorni da ragazzina, quando mi allenavo ed andavo in palestra quotidianamente, mentre i miei amici uscivano e si divertivano. Un giorno forse sarei diventata una campionessa e non c’era spazio per altro in quel momento.
Non sapevo come sarebbero andate le cose, non sapevo se un giorno sarei diventata veramente forte o, come molti altri, mi sarei persa per strada.
Ma continuavo ad allenarmi.
La stessa cosa più tardi, quando ormai ero diventata una giocatrice forte… Ho comunque continuato ad allenarmi sempre con costanza ed impegno.
Certo, tornare in palestra dopo una sconfitta non è mai facile, ma perseverando e cercando soluzioni diverse le cose possono cambiare.
E anche quando sei uno dei migliori, anche se vinci sempre, continui lo stesso ad allenarti con l’umiltà di colui che deve ancora conquistare tutto.
Nello sport, come nella vita, non è mai facile continuare ad andare avanti senza buttarsi giù quando le cose non vanno come vorremmo, ma insistere è l’unico modo per crescere.
Per approfondire leggi anche: il cambiamento come stile di vita
Umiltà e costanza sono sempre presenti
Insomma che tu vinca o che tu perda umiltà e costanza sono due ingredienti che contraddistinguono tutti i grandi campioni.
Ecco perché ho fatto tesoro di questo insegnamento, mettendolo sempre in pratica sia nei momenti di difficoltà sia nei momenti migliori, quando bisogna rimanere con i piedi per terra e con la consapevolezza che è difficilissimo arrivare ai livelli alti, ma lo è ancora di più restarci.
Ricordo i giorni del primo allenamento dopo una partita persa, quando si tornava in palestra e ci si coordinava per capire cosa migliorare. L’obiettivo? Arrivare ancora più determinate alla partita successiva!
Nel mondo dello sport sono tanti che pretendono di raggiungere risultati incredibili, ma sono davvero pochi quelli che sono veramente disposti a lavorare per farlo.
Ancora meno lo sono coloro che sono consapevoli di quanto sia importante essere costanti ogni giorno a fare ciò che è necessario per realizzare quello che si erano proposti.
In quest’ultimo caso mi riferisco ad azioni o comportamenti che influenzano/condizionano in maniera indiretta i propri obiettivi.
Per esempio il riposo e una buona alimentazione sono due spetti che magari apparentemente non hanno nulla a che fare con desiderare di diventare, ad esempio, una bravissima coach del benessere.
Ma se voglio essere in grado di studiare, di migliorarmi, di avere una mente agile e flessibile per apprendere nuovi concetti velocemente, sicuramente una buona alimentazione mi aiuterà, come d’altronde essere ben riposata.
“Noi siamo ciò che facciamo ripetutamente. L’eccellenza, dunque, non è un atto, ma un’abitudine”.
Dunque, se desideri ottenere qualcosa di importante per te, è necessario che tu viva ogni giorno come se fosse una nuova opportunità.
Le scelte che farai ti permetteranno di concretizzare ciò che ti sei preposta la sera prima di coricarti a letto. Ecco un buon esercizio per te prima di dormire.
Esprimi la gratitudine per quello che hai vissuto durante la tua giornata e chiediti:
- C’è qualcosa che oggi avrei potuto fare meglio?
- Mi sto impegnando come dovrei nel realizzare quello che mi sono preposto?
- Sto facendo davvero quello che andrebbe fatto?
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