L’estate è il periodo perfetto per rendere omaggio alle erbe aromatiche che, con i loro profumi intensi e avvolgenti, caratterizzano la dieta mediterranea.
Ma quali sono le loro origini? Come possiamo usarle in cucina? Quali sono le loro prioprietà? In questo articolo andremo a rispondere a tutte queste domande.
Partiamo dalle loro origini
Dobbiamo tornare indietro di parecchio tempo, circa 60 mila anni. Infatti, le erbe aromatiche venivano utilizzate già nell’antichità dagli egiziani per imbalsamare i corpi dei defunti ed erano considerate in grado di trasportare messaggi spirituali dagli uomini alle divinità.
Inoltre venivano usate anche nella medicina ayurvedica, soprattutto per curare malattie e ferite.
Per la Medicina Tradizionale Cinese rappresentano alimenti dal forte potere terapeutico, tanto da essere utilizzate da millenni nella farmacologia cinese al fine di riequilibrare il sistema energetico.
Per approfondire leggi:
l’alimentazione secondo le stagioni, cosa prevede la MTC
Il loro percorso è lunghissimo nel corso della storia, e tutt’oggi sono un elemento essenziale per tante ricette fresche, ideali per contrastare le giornate più calde.
Scorza degli agrumi, menta, basilico, salvia, origano, maggiorana sono solo alcune che con il loro il profumo e il sapore penetrante risvegliano i sensi stimolando le percezioni, oltre che il gusto e l’odorato.
Gli antichi cinesi dicevano che le erbe aromatiche “aprono gli orifizi del capo”, così la mente diventa più lucida e la percezione più nitida.
I benefici e le proprietà delle erbe aromatiche
Ogni erba aromatica ha specifiche caratteristiche, ma in linea generale tutte:
- risvegliano il sistema milza-pancreas (ovvero il sistema digestivo),
- attivano la diffusione del QI. Questo è il movimento che porta l’energia in tutto l’organismo ed equivale a nutrimento e vitalità,
- aiutano la trasformazione dell’umidità: se l’umidità non viene trasformata adeguatamente essa si accumula sotto forma di edemi, ritenzione idrica e cellulite. Insomma, peso in più.
Come usarle in cucina
Le erbe aromatiche non andrebbero mai cotte, ma aggiunte sempre a fine cottura o fuori dal fuoco per preservarne il profumo e le sfumature di sapore.
Vediamole nel dettaglio una per una.
Scorza di limone
La scorza del limone può essere aggiunta in tante preparazioni sia per la colazione, come il porrige, sia nei pranzi o cene, su alcuni piatti di pasta o di pesce. È deliziosa anche nelle tisane o nelle bevande fresche.
Aiuta e mobilizza il movimento dell’energia, rinfresca e stimola la digestione.
Menta
Con il suo aroma inconfondibile, la menta favorisce la digestione, calma i disturbi gastro-intestinali, ed è anche alleata del fegato perché lo aiuta a mobilizzare e a far fluire meglio la sua energia intervenendo indirettamente sugli stati di irritabilità.
Se vuoi approfondire leggi anche: la primavera e la salute del fegato, come aiutarlo a lavorare meglio.
Basilico
Protagonista indiscusso del classico spaghetto al pomodoro, il basilico è probabilmente la più popolare delle erbe mediterranee.
Aiuta la digestione, muove energia (QI), nutre il sangue e drena l’umidità.
Salvia
È un’erba molto femminile.
Chiamata anche l’erba dello spirito, la salvia è conosciuta per le sue virtù terapeutiche fin dai tempi antichi: anti-infiammatorio naturale, calma la mente e nutre il sangue.
Maggiorana
Un’erbetta direi magica. Essa rinfresca l’organismo, agevola il rilassamento (consigliata nei casi di agitazione, nervosismo, insonnia) e la digestione. Inoltre è utile alle donne che soffrono di dolori premestruali, e nella dietetica cinese è consigliata per calmare tosse e raffreddori.
Suggerimenti pratici in cucina sulle erbe aromatiche
Un consiglio pratico è quello di tritare delle manciate di foglioline di varie erbe aromatiche per unirle alle zuppe, alle frittate, ai cereali, rendendo così i piatti più saporiti e arricchiti con le qualità aromatiche di queste magnifiche piante.
Emulsionandole, invece, con olio e condimenti come semi oleosi e altri ingredienti nutrienti, si possono ottenere dei gustosissimi pesti aromatici con cui condire le insalate di cereali e legumi.
Altro consiglio pratico è quello di utilizzarle per preparare infusi da consumare durante i pasti, dato che le loro proprietà favoriscono la digestione, oppure fare delle tisane rinfrescanti da consumare durante la giornata.
Ricetta del tè verde alla menta
- 1 grande manciata di foglie di menta fresca (menta romana o piperita)
- 6 cucchiaini di tè verde in foglie
- Da 55g a 115 g di zucchero di canna
- 1 litro di acqua calda
Variante molto estiva
Invece dell’acqua calda, possiamo preparare la nostra bevanda ad infusione a freddo, questo le conferirà un colore verde brillante (l’acqua calda o bollente ossida le foglie del tè cambiandone il colore).
Lascia in infusione per 2/3 ore.
Aggiungi delle fette di limone e dolcifica con il miele.
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